#Journaling l’arte di tenere un diario

Tenere un diario è tornato di moda. Sembra che raccogliere pensieri, visioni, sogni sia terapeutico, aiuti a dominare l’ansia, lo stress e se fatto in un certo modo, spinga anche a sviluppare creatività e fantasia, insite in ognuno di noi.

Insieme ai Planner decorarti, i Midori giapponesi si affacciano anche in Italia i taccuini creativi, gli Art Journal, i Junk Journal, i Bullet Journal… insomma tutto ciò che ha che fare con i "Journal", i diari appunto. Tutte quelle forme di diario in cui si mescolano parole, arte, sensazioni, esperienze… si incollano cartoline, ritagli di riviste, foto, si aggiungono citazioni, disegni, pittura, collage e quant’altro.

Questa settimana su Donna Moderna si parla delle varie forme dell' arte del Journaling. La redazione ha visto un mio lavoro, un Travel Journal di tanti anni fa e mi ha contattata, così nell’articolo ci sono anche io. E lunedì preparati, finirò anche alla radio! Oh mamma! :D

Mi sono avvicinata al Journaling attraverso lo Scrapbooking, che è l'arte di conservare i ricordi. Il metodo è quello che aiuta ad esprimersi attraverso le immagini, aggiungendo al proprio diario scritto (il journaling, appunto) foto personali, ticket, brochure, cartoline, mappe o ritagli.

Il Travel Journal di cui ho parlato nell’intervista riguarda, in particolare il viaggio in Marocco, che Marco ed io abbiamo compiuto diversi anni fa. Avevo abbellito il TJ con alcune forme fustellate e per questo l’avevo pubblicato sul vecchio blog di Sizzix nel 2013.

Nell’articolo su Donna Moderna c’è poco spazio per le foto, così te ne mostro qualcuna qui, giusto per capire di cosa si parla…



Realizzare un diario di viaggio di questo tipo è molto facile. Non ci sono regole riguardo forme, dimensioni e colori. Non c'è giusto o sbagliato nell'arte del journaling. Basta seguire la propria vena creativa. Parola d’ordine: giocare e lasciarsi andare! :)